Si tratta di un
formaggio a coagulazione lattica, consumato, nel caso
di prodotto stagionato, quando è di consistenza molto
dura.
Il nome ‘murtarat’, che significa ‘mortaretto’
indica il sapore estremamente forte di questo formaggio.
Il latte della mungitura della sera
è posto in un locale a temperatura ambiente. Il mattino
seguente si aggiunge il latte appena munto e si lascia
acidificare spontaneamente il tutto. Una volta avvenuta
la coagulazione si estrae la cagliata in fascere (diametro
12-16 cm; altezza 7-10 cm).
Si lascia scolare per 1 o 2 giorni e
a questo punto il prodotto è pronto per il consumo fresco.
Per ottenere il prodotto stagionato
si uniscono 4-8 forme e si impasta il tutto con aglio
tritato, peperoncino, sale, pepe.
Si svuota l’impasto in un telo pulito,
che è appeso in un ambiente ventilato, anche all’esterno,
ma in luogo ombreggiato.
Ogni giorno si cambia il telo, finché
questo non resta asciutto.
La stagionatura si protrae per 2 – 7
mesi o più. In questo periodo il formaggio, che nel
telo assume forma sferica, dimezza le proprie dimensioni
(il diametro passa da 20-25 cm a 10-12 cm).
Il peso finale è inferiore ad un Kg.
Il prodotto, che si può conservare anche
per 2-3 anni, veniva consumato spesso con la polenta.
Prodotto nel Biellese. |